lunedì 29 luglio 2013

Filmografia di David Cronenberg


Uno dei miei registi preferiti: 

Ecco i suoi principali lavori per il cinema, mi manca ancora tanto per completare il tutto, ma dopo tutto cosa farò quando avrò finito di vedere i suoi film?

Visti: 

La zona morta (The Dead Zone) (1983) VISTO TROPPO TEMPO FA' E NON RICORDO BENE (DA RIVEDERE)

La mosca (The Fly) (1986) CHE DIRE, E' DISGUSTOSO ALLA CRONENBERG! voto 8

M. Butterfly (1993) STUPENDE SCENOGRAFIE, RACCONTO CHE TIENE INCOLLATO ALLO SCHERMO. voto 9

eXistenZ (1999) CONFUSIONARIO, FINALE FRETTOLOSO MA AVEVO GRANDI ASPETTATIVE, QUINDI, voto 9

Spider (2002) UNO DEI MIEI PREFERITI, SCONVOLGENTE! voto 10

A History of Violence (2005) FILM TROPPO AMERICANIZZATO E VIOLENTO, MA BEN FATTO. voto 8,5

La promessa dell'assassino (Eastern Promises) (2007) II° FILM PREFERITO, NON SI PUO' SPIEGARE, DA VEDERE. voto 9,5

A Dangerous Method (2011) IL TEMA MI E' CARO, IL CAST STELLARE MA MANCA QUALCOSA... voto 7,5

Mi mancano:

Stereo (1969)

Crimes of the Future (1970)

Il demone sotto la pelle (Shivers) (1975)

Rabid sete di sangue (Rabid) (1977)

Veloci di mestiere (Fast Company) (1979)

Brood - La covata malefica (The Brood) (1979)

Scanners (1981)

Videodrome (1983)

Inseparabili (Dead Ringers) (1988)

Il pasto nudo (Naked Lunch) (1991)

Crash (1996)

Cosmopolis (2012)

eXistenZ di David Cronenberg


"Il libero arbitrio non si puo' dire che sia un fattore rilevante in questo nostro piccolo mondo... come nella vita reale, giusto quel tanto per renderla interessante"

Decisa  a vedere l'intera filmografia del grande regista Cronenberg, oggi vi parlo di un film del 1999, con protagonisti Jude Law e Jennifer J. Leigh.

Trama (Wikipedia)

Una grande società informatica, Antenna, lancia sul mercato un nuovo videogioco supertecnologico: eXistenZ. Il giorno della presentazione ufficiale un gruppo di persone viene scelto per testarlo, immergendosi nella realtà virtuale che il gioco ricrea in modo perfetto, ma un gruppo di resistenza armata, contrario alla vita di finzione che il gioco offre, infiltra un sicario con il compito di uccidere Allegra Geller, l'ideatrice del gioco. L'attentato fallisce, ma il pericolo rimane.
L'incolumità della donna viene affidata al giovane Ted Pikul, neo assunto al reparto marketing dell'Antenna, il quale dovrà aiutarla a sfuggire agli attentati e a ripristinare il gioco che è stato danneggiato durante l'attentato: e l'unico modo per saggiare l'integrità del gioco è... parteciparvi.
Nel concreto, ciò avviene collegando fisicamente il giocatore alla console di gioco (appunto detta "game pod metacarnale"), tramite una "bio-porta", ossia un'apertura praticata artificialmente alla base della spina dorsale, che consente la connessione col sistema nervoso.
Poiché Ted ne è sprovvisto, i due si recano da Gas, gestore di una stazione di servizio di campagna e grande fan della Geller e delle sue creazioni. L'uomo provvede a installare a Ted una Bio-porta, ma, al momento della connessione, essa si rivela difettosa e danneggia l'apparato di connessione del gioco; Gas confessa di esserne responsabile e tenta di uccidere Allegra per incassare l'ingente taglia messa sulla sua testa. Nonostante la parziale paralisi, dovuta all'operazione, Ted riesce a uccidere l'uomo con un installatore di bio-porte e fugge insieme alla donna.
In cerca di aiuto, Allegra porta Ted da Kiri Vinokur, amico di vecchia data e abile tecnico di game pod, che li ospita, provvede a riparare il pod di eXistenZ e sostituisce la bio-porta di Ted. A questo punto, i due si connettono al sistema come amici e iniziano a giocare nei panni di avatar pressoché identici a loro. Il primo scenario è un emporio di articoli di tecnologia ludica: qui Ted trova un modello di pod in miniatura, che entrambi ricevono dal proprietario, dopo il corretto scambio di battute richiesto dal gioco; i mini pod, inseriti direttamente nelle bio-porte, accendono nei due giocatori una sfrenata e reciproca passione, che culmina col termine e il cambio di scenario.
La scena si sposta in un vivaio di pesci mutanti, che fungono da materia prima per fabbricare game pod: Ted è addetto al sezionamento dei pesci e un collega, Yevgeny Nourish, gli consiglia di pranzare in un noto ristorante cinese e di chiedere il "piatto speciale". Trovata Allegra, qui nei panni di costruttrice di pod, i due si recano al ristorante e insistono col cameriere per avere lo "speciale": tuttavia, Ted inizia a sentirsi troppo scollegato dalla realtà e mette il gioco in pausa, ritrovandosi con la donna nella stanza del rifugio di Vinokur, proprio da dove erano entrati in gioco, ma con un senso di estraneità e di irrealtà simili al sogno; rassicurato da Allegra, Ted accetta di riprendere il gioco. Di nuovo al ristorante, il cameriere serve lo "speciale", una zuppa di rettili e anfibi mutanti. Nonostante il naturale ribrezzo, Ted viene colto da un appetito irrefrenabile (un impulso del suo personaggio) e divora buona parte del piatto; senza rendersene conto, il giovane assembla le ossa e gli scarti fino a costruire e armare una pistola identica a quella usata dal sicario nel primo attentato ai danni della Geller e, colto da un altro impulso, uccide il cameriere.
A questo punto si fa avanti il collega della fabbrica, qui nelle vesti di cuoco: ha organizzato lui quanto è appena successo e rivela ai due di appartenere ad una cellula di resistenza alla Cortical Systematics, società informatica che possiede sia la fabbrica di pod che il vivaio di mutanti: questi ultimi vengono usati dal gruppo di resistenza come componenti organiche di armi, in questo modo non rilevabili dai sistemi di sorveglianza comuni (la stessa cosa era successa durante il primo attentato alla Geller).
La trama va avanti con un buon numero di colpi di scena, ma il punto centrale è l'analogia tra realtà e gioco che, sempre meno, si riescono a distinguere.















domenica 28 luglio 2013

Serendipity di Peter Chelsom

Io Amo l'atmosfera natalizia di New York,la neve, i libri nei film e le storie impossibili e la serendipità (scoprire una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra).


Amo la faccia di John Kusach quando riceve questo libro!

Esiste davvero!   225 E 60th St  New York, NY 
                         

Trama

New York, periodo natalizio. In un'indaffarata giornata di shopping invernale, Jonathan Trager incontra Sara Thomas quando entrambi cercano di comprare lo stesso paio di guanti nel reparto accessori di Bloomingdale's. Lui vuole regalarli alla fidanzata, lei vuole tenerseli. I due, percependo una mutua attrazione, trascorrono le ore successive chiacchierando nella caffetteria Serendipity e pattinando sul ghiaccio a Central Park. Alla fine della serata, Jonathan le suggerisce di scambiarsi i numeri telefonici, ma Sara rifiuta, proponendo che sia il fato e il destino a guidare il loro futuro. Se loro sono destinati a stare insieme, gli dice, troveranno il modo di rientrare l'uno nella vita dell'altra. Entrambi scrivono il nome e numero su un oggetto: lui su una banconota da cinque dollari (che viene subito spesa), e lei su una copia de L'amore ai tempi del colera (che il giorno dopo andrà a rivendere). Se entrambi rientreranno in possesso di questi, vorrà dire che il destino li sta spingendo. Fanno anche un'ulteriore prova, prendendo entrambi un ascensore diverso al Waldorf Astoria e guardando se entrambi premono lo stesso numero di piano. Entrambi premono il 23, ma Jonathan ha un contrattempo e giunge troppo tardi a quel piano. Sara se n'è già andata, lasciandogli però un guanto. Ora entrambi ne hanno solo uno.
È passato qualche anno da allora (circa sei). Jonathan sta festeggiando i preparativi per il suo matrimonio con Halley, le rispettive famiglie, il miglior amico Dean e relativa fidanzata. Ogni volta che passa davanti ad un mercatino cerca sempre però quel libro, ed inizia a percepire coincidenze, strane coincidenze (come molte persone che incontra chiamate Sara) come dei segni del destino. Nel frattempo anche Sara è in procinto di sposarsi, con il musicista New Age Lars. Lui è molto preso dalla prossima tournée, e anche Sara, forse trascurata, inizia a sentire il fato spingerla a pensare a Jonathan.
Quest'ultimo ritrova uno scontrino nel guanto, e corre nel centro commerciale di allora, cercando di rintracciare la sua carta di credito. Aiutato da un cinico e strampalato commesso, e dal fidato Dean, rintraccia il vecchio palazzo dove abitava Sara, e alla fine l'agenzia immobiliare a cui Sara si era rivolta per cambiare casa. L'attività si è spostata, ma nonostante conosca il nuovo indirizzo per continuare la ricerca, Jonathan rinuncia, poiché si ritrova di fronte ad un negozio di abiti da sposa. Secondo lui è un segno del destino, che gli impone di fermarsi e tornare a pensare ad Halley. Jonathan continua ad avere però la testa altrove, e durante le prove per il matrimonio lei gli regala quel libro, quello che ha sempre cercato. Insieme a Dean corre a casa di Sara a San Francisco: lei non c'è, ma, vedendo dalla finestra la sorella fare l'amore con il fidanzato, la scambia per lei. Amareggiati e sconsolati tornano a New York.
Sara nel frattempo è nella Grande mela. Ha convinto Lars di dover ricaricare le batterie e, regalando un viaggio all'amica Eve, gira per la metropoli nel tentativo di trovarlo. Eve incontra casualmente la sua ex compagna di college Halley al Waldorf Astoria (albergo dove verrà celebrato il matrimonio con Jonathan e dove Sara pernotta con l'amica), le due vengono invitate al matrimonio al quale però solo Eve accetta. Sara, raggiunta da Lars amareggiato per averla trascurata, decide di troncare la relazione: tutti questi segni lanciati dal destino le hanno fatto capire di non essere più innamorata di lui tanto da sposarlo. Sara è pronta a tornare a casa, ma sull'aereo vede una persona maneggiare proprio la banconota con l'indirizzo di Jonathan. Rinuncia al volo e rintraccia il suo appartamento, ma scopre che lui non c'è, poiché è il futuro marito dell'amica di Eve. Corre disperata al matrimonio al Waldorf Astoria, ma la cerimonia è stata annullata.
Jonathan è steso sulla stessa pista di pattinaggio di tanti anni prima, fissa le stelle tenendo vicino il guanto. All'improvviso si vede lanciare l'altro, e si ritrova accanto Sara, arrivata lí per aver dimenticato la giacca su una panchina.
Dopo un anno festeggiano il loro anniversario brindando da Bloomingdale's nel reparto accessori tra guanti e sciarpe.


 "Jonathan Trager, noto produttore televisivo della ISPM, è deceduto ieri sera per le complicanze dall’aver perduto l’anima gemella. E la fidanzata. A soli 35 anni. Affabile, impegnato, Trager non aveva mai dato l’idea dell’inguaribile romantico ma, negli ultimi giorni di vita, ha rivelato un lato oscuro della propria psiche. La sua celata personalità, quasi hunghiana, è emersa durante un inseguimento degno di Agatha Christie alla ricerca dell’anima gemella, una donna con la quale aveva trascorso solo poche, preziosissime ore. Purtroppo la sua prolungata ricerca si è conclusa sabato sera, con un fallimento totale. Seppur sconfitto, il coraggioso Trager è rimasto aggrappato alla convinzione che la vita non sia una mera sequela di insignificanti incidenti o coincidenze, ma piuttosto una trama di eventi culminanti in un piano squisito e sublime. Interpellato sulla scomparsa del caro amico, Dean Kansky, premio Pulitzer e capo redattore del New York Times, descrive Jonathan come un uomo molto cambiato, negli ultimi giorni. Tutto gli era più chiaro, dice Kansky. La conclusione di Jonathan era che se vogliamo vivere in armonia con l’universo, dobbiamo possedere una fede incrollabile in quello che gli antichi chiamavano fato, equivalente dell’odierno destino."

Racconti del terrore di Edgar Allan Poe


Il libro che sto leggendo sotto l'ombrellone è una raccolta di racconti (1845) dello scrittore del genere "horror" Edgar A. Poe. Non è per nulla il mio genere, ma non potevo più non conoscere questo libro.

Ho letto, per ora, "Il gatto nero", "Il cuore rivelatore" e "Il pozzo e il pendolo". Tra questi il primo mi ha sconvolto perchè è stato il primo racconto letto, poi, facendoci l'abitudine, ho trovato usuale il secondo nominato mentre l'ultimo racconto è quello che mi ha trasmesso angoscia e caustrofobia. Sono racconti raccapriccianti!

Trama (spoiler) de "Il gatto nero"

Il narratore, condannato a morte, decide di raccontare la sua storia, dichiarando subito che non verrà creduto da nessuno ma che deve togliersi il peso che si porta sulla coscienza.
Racconta di essere stato un uomo per bene, di aver avuto una grande passione per gli animali. L'uomo riferisce che sua moglie non perdeva occasione di procurarsene molti: avevano uccelli, pesci rossi, un bellissimo cane, conigli, una scimmietta e un gatto. Quest'ultimo, di nome Plutone, era un animale forte e bello, completamente nero ed era il preferito del narratore. La loro amicizia durò molti anni, nonostante il peggioramento del carattere del padrone che cominciava a picchiare sua moglie e a maltrattare gli animali, mantenendo però un certo riguardo per il gatto. Una sera, dopo essere tornato a casa ubriaco fradicio, l'uomo notò che il gatto evitava la sua presenza, così lo afferrò e la bestia impaurita lo morse lievemente: subito un demone si impadronì di lui. Estrasse la lama di un temperino nel taschino del panciotto e cavò un occhio alla bestia. Nei giorni successivi, il gatto lentamente guarì e fuggiva ogni volta che il padrone si avvicinava. Inizialmente quest'ultimo fu afflitto da quel rifiuto da parte di Plutone, ma presto subentrò l'irritazione e la perversità, che lo spinse a continuare l'offesa che gli aveva inflitto. Una mattina lo impiccò a un ramo, con gli occhi colmi di lacrime; quella notte si svegliò mentre tutta la casa era in fiamme, riuscì a stento a sfuggire all'incendio con la moglie e un domestico. Si abbandonò alla disperazione. Tutta l'abitazione era crollata, a parte un muro divisorio poco spesso dove poggiava la testata del suo letto. Una folla si accalcò attorno a quel resto, incuriosito si avvicinò e notò la figura di un gigantesco gatto con una corda al collo in bassorilievo. Per mesi e mesi non riuscì a liberarsi del fantasma del felino, giunse persino a cercare un altro animale della stessa razza per sostituirlo. Anche il secondo gatto attirò in breve l'odio del padrone (soprattutto quando quest' ultimo si accorse che all' animale mancava un occhio), il quale, nella discesa in un abisso di follia, tentò di uccidere l'animale, venendo però fermato dalla moglie. L' uomo, furioso, la uccise. Volendo nascondere l'omicidio, l'uomo murò il cadavere della consorte in cantina. Dopo qualche giorno, dei poliziotti perquisirono la casa della donna scomparsa; il marito, nonostante non trovasse più il gatto, si sentiva piuttosto tranquillo, tanto da permettere loro di perquisire la casa e persino la cantina. Arrivati qui i poliziotti la ispezionarono, ma non trovarono nulla. Nel momento in cui gli agenti stavano per andarsene, il protagonista, sollevato, disse loro che quella dove lui viveva era "proprio una casa ben costruita". Dicendo ciò, diede dei colpi con un bastone sul muro dove aveva nascosto la sua sposa. Subito si sentì un lamento proveniente dal muro. I poliziotti allora abbatterono la parete e scoprirono la verità. A emettere il gemito era stato il gatto, che il protagonista aveva murato vivo. Di qui ne conseguirà l' arresto dell'uomo per il ritrovamento del cadavere.

Trama (spoiler) De "Il pozzo e il pendolo"

La storia narra delle torture subite da un prigioniero dell'Inquisizione spagnola. Il narratore della storia è ritenuto responsabile di crimini non specificati e rinchiuso in una cella completamente buia. Nel tentativo di determinare le dimensioni della stanza e data la profonda quanto opprimente oscurità della stessa inciampa e cade riconoscendo di essere scampato ad una fine terribile, ovvero la caduta all'interno di un pozzo, collocato al centro della cella, dalla capacità sconosciuta. Perde nuovamente conoscenza risvegliandosi legato in posizione supina, completamente immobilizzato dai piedi sino alla testa. Dopo molto tempo si rende conto che una grande lama tagliente a forma di pendolo è sospesa sopra di lui: il suo movimento sempre più rapido e inesorabile è tale da fargli presagire che presto sarà prossima a squarciargli il petto. Anche questa volta riesce a liberarsi, intingendo i legami che lo bloccano con della carne; dei topi affamati rosicchiano le corde che si spezzano un attimo prima che il pendolo gli trapassi il cuore. Ma i muri della prigione divengono incandescenti e cominciano a muoversi e a diventare a forma di rombo al fine di portarlo presso il pozzo situato al centro della struttura. Tuttavia la storia finisce con la salvezza del protagonista da parte dei francesi; il generale Lasalle, infatti, riesce a prendere il prigioniero un attimo prima che quest'ultimo cada nel pozzo.

Trama de "Il cuore rivelatore"

Il racconto è la confessione dell'omicidio di un vecchio avvocato. L'anonimo protagonista puntualizza immediatamente di essere sano di mente anche se un po' nervoso; durante tutto il racconto vorrà dimostrare la sua lucidità nel premeditare e compiere il crimine. Amava il vecchio ma non sopportava il suo occhio chiaro da avvoltoio, quell'occhio sempre incombente, vitreo, lo innervosiva, lo faceva letteralmente diventare matto. Per sette notti a mezzanotte era entrato cautamente nella camera del vecchio, ma questi dormiva e quindi non si vedeva il suo occhio malvagio, non era quindi riuscito ad ucciderlo. Tuttavia, l'ottava notte il vecchio si svegliò. Per un'ora intera l'assassino non si mosse, poteva sentire l'affanno e la tensione del vecchio che si trasformavano in paura mentre il suo battito aumentava. Un raggio di luce illuminò quell'occhio malvagio, il battito sempre più forte e ossessivo e la paura di essere scoperto lo portò a uccidere il vecchio rovesciandogli il letto addosso. Si rallegrava poiché quell'occhio non lo avrebbe più turbato. Per occultare il cadavere lo smembrò e lo nascose sotto le tavole del pavimento. Aveva finito tutto alle quattro e mezza del mattino. A quell'ora però erano arrivati tre poliziotti che erano stati chiamati da qualcuno che aveva sentito un grido. Ma l'assassino, sicuro di non poter essere scoperto, raccontò che aveva gridato lui in sogno e che il vecchio era in viaggio. I poliziotti convinti dalle sue parole stavano chiacchierando fra di loro. Egli cominciò a sentire un battito sempre più distinto. I poliziotti sembravano indifferenti a quel rumore, tanto che quell'indifferenza gli parve un atteggiamento ingannatore e beffardo. In preda alle allucinazioni e alla paura di essere scoperto svelò loro il crimine e la posizione del cadavere.
Edgar Allan Poe



giovedì 25 luglio 2013

La doppia ora di Giuseppe Capotondi

Trama (Wikipedia)

Il film racconta il rapporto tra Sonia, una donna che viene da Lubiana e fa la cameriera in un albergo, e Guido, un ex-poliziotto che lavora come custode in una villa. I due si conoscono durante uno speed date. Quando i due stanno per innamorarsi, vengono entrambi coinvolti in una rapina che si concluderà con l'apparente morte di Guido. Sonia trascorre i giorni seguenti avendo sporadici ed inquietanti segni della presenza di Guido che lei pensava morto. Si scopre inoltre che la rapina era stata organizzata dal ragazzo di Sonia, con la complicità di Sonia stessa. Seguono episodi drammatici quali la morte di Margherita (amica di Sonia) ed il tentativo di omicidio di Sonia da parte di un cliente dell'albergo nel quale lei lavora. Ben presto la verità viene a galla: durante la rapina il proiettile che aveva oltrepassato il corpo di Guido, senza causargli gravi lesioni, aveva successivamente colpito la testa di Sonia mandandola in coma. Le voci e le visioni che lei sentiva durante il coma, erano in realtà reali manifestazioni della presenza di Guido al capezzale del suo letto. Dopo essersi rimessa Sonia torna alla sua abitazione e instaura un forte rapporto con Guido, il quale nel frattempo cerca lavoro dopo essere stato licenziato dalla mansione di custode. Tuttavia il coinvolgimento di Sonia nella rapina e la sua intenzione di scappare a Buenos Aires con il fidanzato-rapinatore sono reali. Guido inizialmente incapace di arrendersi all'evidenza dei fatti, ottiene le prove che cerca ed ha l'occasione di incastrare Sonia ed il suo compagno, tuttavia rinuncia, lasciando che Sonia se ne vada per la sua strada.


martedì 23 luglio 2013

Zenzero e cannella di Joe Barbieri

Una voce calda, dolcissima e delle parole che sono poesia, ecco l'album Respiro (2012) di Joe Barbieri. 
Le canzoni che ascolto con più entusiasmo sono Diamoci del tu, Il balconcino del quinto piano e naturalmente la mia preferita, Zenzero e cannella, splendido anche il video:

Made in Heaven di Alan Rudolph

Tim: che cosa ti va di fare
kelly: tutto
tim: io ti vorrei sposare
kelly: qui in paradiso siamo già sposati


Timothy HuttonKelly McGillis

Trama da Wikipedia

In una piccola cittadina della Pennsylvania degli anni '50, Mike Shea () sogna di abbandonare la misera vita di provincia e di andare in California con la sua fidanzata Brenda Carlucci, ma Brenda accetta la proposta di matrimonio di un altro uomo, lasciando Mike da solo.
Mike cosi decide di partire da solo alla volta della California, inseguendo i suoi sogni. Lungo la strada, Mike si ferma a causa di un incidente stradale, prestando soccorso ad una donna ed ai suoi due bambini, salvando loro la vita, ma perdendo la sua, annegando senza poter ricevere aiuto.
Si ritrova cosi in Paradiso, accolto da sua zia Lisa, che gli spiega come comportarsi nel nuovo luogo in cui si trova. Durante uno dei suoi 'giri', Mike incontra e si innamora di Annie Packert, un'anima non ancora nata.
I due spiriti decidono di sposarsi, ma poco prima del 'matrimonio celeste', Emmett Humbird, il tuttofare del luogo, spiega a Mike che Annie è destinata a nascere sulla Terra.
Mike chiede cosi ad Emmett di poter rinascere sulla Terra in modo da poter raggiungere Annie e ritrovarla per poter vivere con lei.
Dopo aver vinto le resistenze del guardiano e avvertito del fatto che avrà solo 30 anni di tempo per ritrovarla e che vivranno le loro vite in maniera separata e probabilmente meno felice di quello che si aspettano, a meno che non si incontrino e si riconoscano, dopodiché entrambi moriranno per ritornare in Paradiso, Mike riesce a rinascere, assumendo l'identità di Elmo; Annie invece nasce come Allie, figlia di un ex militare americano, orfana di madre.
Entrambi vivono le loro vite in maniera parallela e tutte le volte che stanno per incontrarsi, si verifica un qualche evento che li allontana.
Mike/Elmo viene adottato da una madre single, vivendo un'infanzia infelice; abbandonata la casa materna, vive una giovinezza tormentata; parte per la Corea guadagnando una medaglia. Tornato dal servizio militare, inizia una vita ai margini, venendo coinvolto in una rapina ad un tavolo da gioco dalla bionda Lucille; derubato da Lucille di quel poco che aveva, diventa poi una sorta di vagabondo autostoppista.
Un giorno viene raccolto da un'anziana coppia, che gli offre il pranzo e gli regala una tromba. La donna gli racconta la storia di aver perso un figlio in un annegamento e qualcosa si risveglia dentro Mike/Elmo, ma non potendo avere memoria di cosa gli fosse successo nella vita precedente, si ripromette di mettere a frutto qualcosa col regalo che gli fa l'anziana coppia. Diventa cosi un musicista di strada in cerca di fortuna. Finalmente per Mike/Elmo le cose cominciano ad andare per il verso giusto e diventa un compositore di successo.
Annie/Allie vive una giovinezza dorata, amata e coccolata da suo padre, che diventa un imprenditore nel campo dei giocattoli: sposa un compagno di università e diventa una manager di successo. La sua vita sembra scorrere felice, fino a che non inizia una crisi matrimoniale, che la porta poi al divorzio.
Inizia a bere non riuscendo ad accettare l'abbandono del marito, ma suo padre la salva dalla depressione, promettendole di vendere la compagnia e di starle più vicino. Purtroppo il padre di Annie/Allie muore per problemi cardiaci, lasciando Annie/Allie completamente sola. Si ritrova cosi a gestire la compagnia di suo padre, scrive un libro di successo, ma nonostante abbia conosciuto un altro uomo che la corteggia e che poi si innamora di lei (non ricambiato) e abbia acquistato una nuova casa, Annie/Allie non riesce a trovare pace nel suo cuore.
Allo scadere del 30esimo compleanno di entrambi, Annie/Allie incontra il suo ex marito in un negozio accompagnato dalla sua nuova moglie. Annie/Allie cosi riceve un altro duro colpo e si aggira per la città in lacrime.
Mike/Elmo, dopo aver festeggiato l'uscita del suo primo album con i suoi amici e colleghi musicisti, esprime il desiderio di passeggiare un po' da solo a piedi.
Entrambi fortemente provati emotivamente dalle difficoltà della vita e dagli ultimi avvenimenti occorsi ad entrambi, sempre alla ricerca di qualcosa che 'ricordano' ma che non riescono a trovare, finalmente si incontrano nel modo piu semplice del mondo.
Si riconoscono all'istante e nel medesimo momento ricordano il loro amore celeste, che finalmente può essere pienamente vissuto.

Se volete vedere un film magico e romantico non perdetevi questo film del 1987!

Le notti bianche di Fëdor Dostoevskij

Questo libro, capitato a caso nella mia libreria e lì rimasto per molti mesi, è candidato ad essere uno dei miei libri preferiti. Sono solo all'inizio ma le "notti bianche di un sognatore" sono la mia specialità.

Dalla quarta di copertina
Questo racconto, apparso nel dicembre 1848, ruota attorno alla figura del "sognatore", figura così cara a Dostojevskij da spingerlo a scrivere, nel 1876, un romanzo con questo titolo. Hoffmann e Walter Scott sono gli ideali del protagonista intellettuale "senza storia", vagabondo incline ai sofismi, timido sognatore che passa come un'ombra ai margini della realtà. Estraneo agli interessi meschini, egli reagisce alla grettezza del mondo, rifugiandosi nelle immagini della sua calorosa fantasia. Staccato così dalla vita, condanna se stesso a una penosa solitudine. Egli è prigioniero delle proprie visioni, e le prospettive immaginose, gli sciami dei sogni, pur avvivando la sua esistenza squallida, squallidissima, gli offuscano il senso della concretezza terrena. Perdendo gli anni migliori, il sognatore finisce col sostituire un'inerte impalcatura di illusioni al brulichìo della vita. Di questo mondo artificiale, che il panorama di Pietroburgo rende più allucinato, egli sente l'inconsistenza e la vanità; soffre di non saper vivere come gli altri, ma non riesce a districarsi dal vischio delle fantasie.

Prefazione di Erri De Luca.

Due anime si parlano dal profondo, senza mai essersi viste prima, come si conoscessero da sempre. Tutto inizia e finisce in quattro notti bianche, nella magia di una Pietroburgo deserta. Un uomo e una donna si incontrano: lui è un sognatore, di ritorno dai suoi vagabondaggi notturni per la città; lei, dall’altra parte della strada, è immobile, appoggiata a un parapetto, e piange. Tutto avverrà in quella panchina e in quello scorcio di canale: il rapporto che nascerà tra loro due sarà tra i più lirici di tutta la letteratura, immune da ogni sentimentalismo, da ogni contraffazione. E se alla fine verrà un giorno di pioggia a rompere l’incanto, nulla di ciò che è stato fatto o soltanto immaginato potrà più svanire.
Secondo Erri De Luca, Dostoevskij “scrive a bassa voce”, ma “rende eroico il più misero soggetto e trascina il lettore di Notti bianche nell’azzardo di un amore notturno tra due creature piccole e grandiose. Si tengono le mani e affidano a quelle gli abbracci promessi”.
C’è qualcosa di insolito in questo racconto, di insospettabilmente chiaro: lo spazio del cielo è grande sopra una città inconsueta, rarefatta e radiosa. La magia notturna della primavera nordica si fa protagonista e diventa il regno della possibilità. Tutto allora può accadere, anche un incontro fatale che sembra sognato o un sogno che prende l’aspetto della realtà. Così si congeda il tormentato, sensibilissimo sognatore dostoevskijano: “Un intero minuto di felicità! È forse poco sia pure in tutta la vita di un uomo?”.



lunedì 22 luglio 2013

La metamorfosi di Franz Kafka

Trama (wikipedia)

Gregor Samsa, un commesso viaggiatore che grazie al suo lavoro mantiene la propria famiglia, si risveglia un mattino nelle sembianze di un orrido e gigantesco insetto. I genitori si accorgono che il figlio non è ancora partito per andare al lavoro e gliene chiedono spiegazione, convinti che sia malato. Gregor cerca di tranquillizzarli assicurando che sarebbe uscito subito per prendere il treno delle otto, anche se non gli avrebbe evitato di arrivare, per la prima volta dopo tanti anni, in ritardo sul lavoro. Nel frattempo giunge presso la sua abitazione il procuratore, determinato a capire il motivo dell'assenza ingiustificata di Gregor alla partenza del convoglio delle cinque.
Nella sua nuova situazione, Samsa risulta in grande difficoltà nei movimenti, e, mentre con immani sforzi tenta di aprire la porta della propria stanza, il procuratore spazientito minaccia di togliergli il lavoro. Alla fine l'uscio si schiude, facendo retrocedere l'inorridito ospite fino alla rampa delle scale e lasciando impietriti i familiari, cui si era aggiunta la sorella Grete. La vista di ciò che Gregor è diventato scatena in costoro forti reazioni d'orrore.
Da quel momento, la sua presenza è respinta da chiunque, persino dai suoi genitori, che arrivano ad allontanarlo violentemente quando egli prova a lasciare la propria stanza. Solo la sorella Grete sembra preoccuparsi di lui e di fornirgli del cibo. Dopo poco tempo, tuttavia, Grete trova un impiego, e Gregor resta completamente abbandonato a sé stesso. Il rifiuto da parte della sua famiglia e la percezione di gravare sulle loro già scarse finanze senza poter contribuire in alcun modo, fanno piombare Gregor in uno stato di depressione tale da condurlo a rifiutare il cibo offertogli fino a giungere ad una morte lenta. In seguito a ciò, la famiglia si sbarazza del suo cadavere, ne dimentica l'esistenza e riesce a risollevarsi dai problemi economici che l'avevano afflitta. Il finale delinea quasi un lieto fine per la famiglia.

La metamorfosi è uno dei racconti più conosciuti di Franz Kafka, e non a caso Google lo ha usato come fonte di ispirazione per un proprio doodle
... " Le zampine di Gregorio ronzavano quasi, quando si avviò a mangiare. Le sue ferite dovevano del resto esser già rimarginate poiché non sentiva più nessun impedimento; n'era anzi stupito, e si ricordò che un mese prima si era fatto col coltello un piccolo taglio al dito, e che ancora due giorni innanzi la ferita gli doleva abbastanza. Sarei dunque ora meno sensibile? pensò, e già stava succhiando ingordamente il formaggio, verso il quale s'era sentito attrarre con violenza più che verso tutti gli altri cibi. A rapide boccate e con lacrime di soddisfazione divorò i legumi e la salsa; i cibi freschi invece non gli piacevano: non poteva neppure sopportarne l'odore e anzi trascinava un po' lontano quelli che preferiva. "...

I critici hanno intravisto nei suoi testi elementi tali da farlo ritenere un interprete letterario dell'esistenzialismo ed hanno «coniato per Kafka la formula di "allegorismo vuoto".
Come ogni autore allegorico, Kafka rappresenta una vicenda per "dire altro"; ma questo "altro" resta indecifrabile e dunque indicibile...»

Educazione siberiana di Gabriele Salvatores


 

Trama (spoiler) da Wikipedia
In un povero villaggio in Transnistria (nella Moldavia Orientale), il giovane Kolima cresce in simbiosi con l'amico Gagarin, sotto l'attenta supervisione del nonno (e capo della comunità siberiana), che insegna loro come la vita debba essere affrontata nel rispetto di rigide regole. I due giovani, insieme ad altri due ragazzi facenti parte della compagnia, apprendono così l'importanza dei tatuaggi, del rispetto nei confronti dei deboli e del disprezzo di alcune categorie sociali (come polizia, banchieri, spacciatori ed usurai). La vita sembra procedere "tranquilla" ma un giorno, durante un furto organizzato dai ragazzini ai danni dell'esercito russo, Gagarin viene catturato e condannato a sette anni di galera. Quando Gagarin esce è cambiato. La sua naturale tendenza alla violenza, l'incapacità di amare e provare sentimenti "genuini" e il suo non scendere a compromessi (o scegliere la via facile piuttosto che quella giusta) emergono in modo prorompente. Per qualche anno le cose sembrano andare bene, tanto che i quattro ragazzi vivono abbastanza serenamente, grazie anche alla presenza di Xenya, ragazza dalla mente semplice (figlia del nuovo medico del quartiere). Poi le cose precipitano: Vitalic muore affogato in un tragico incidente mentre Gagarin si perde nel tunnel della droga e della "nuova criminalità organizzata" della città russa (senza codici o regolamentazioni, senza l'onore "siberiano"). Sempre più ai ferri corti, l'amicizia di Gagarin e Kolima s'interrompe definitivamente quando quest'ultimo, nel frattempo diventato tatuatore, scopre che Gagarin ha rapporti col Seme Nero e che fa appunto uso di droghe. Non solo: Kolima viene pure imprigionato dalla polizia russa (con accuse piuttosto blande, a dire il vero) e, quando esce, scopre che Gagarin è fuggito, dopo aver violentato la povera Xenya (che, scioccata, si è chiusa in se stessa ed è entrata in uno stato catatonico). Seguendo le istruzioni del nonno, Kolima si arruola nell'esercito russo in modo da scovare l'amico. Circa cinque anni dopo lo trova. Gagarin, senza neanche combattere, si lascia sparare.

 Frasi
« La fame viene e scompare ma la dignità una volta persa non torna mai più. » (Nonno Kuzja)
« Ma ricordati, dobbiamo avere rispetto per tutte le creature viventi. Eccetto che: la polizia, i banchieri, gli usurai. Rubare a queste persone è permesso. » (Nonno Kuzja)

il film è tratto dal romanzo omonimo di Nicolai Lilin (12/02/1980), scrittore moldavo che vive in Italia dal 2003. Lilin gestisce anche un laboratorio di disegno e tatuaggio tradizionale siberiano a Milano, chiamato Kolima Contemporary Culture.



una delle scena più emozionanti e scenograficamente belle, con il contrasto dei colori della giostra e il grigiore della citta sotto la neve:




















John Malkovich:
Arnas Fedaravicius: