sabato 24 agosto 2013

L'evocazione - The Conjuring di James Wan



Trama 

Nel 1971, ad Harrisville, nel Rhode Island, Carolyn e Roger Perron si trasferiscono in un vecchio casale con le loro cinque figlie. Durante il primo giorno le cose sembrano andare per il meglio, anche se trovano la porta della cantina stranamente sprangata e il loro cane si rifiuta di entrare in casa. Il mattino dopo, Carolyn si sveglia con un misterioso livido e il cane viene ritrovato morto. Nei giorni a seguire nella casa si verificano varie forme di attività paranormale, le quali culminano con Carolyn che si ritrova intrappolata in cantina mentre una delle figlie viene attaccata da uno spirito somigliante ad una donna anziana; Roger intanto si trova spesso fuori casa per lavoro. Carolyn, sempre più spaventata, chiede quindi aiuto alla coppia di investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren, marito e moglie, lei anche chiaroveggente.
Dopo delle indagini preliminari, i Warren spiegano che potrebbe essere necessario un esorcismo, il quale non potrà però essere effettuato senza ulteriori prove di una presenza demoniaca e l'autorizzazione della Chiesa cattolica. I due analizzano quindi la storia dell'abitazione, scoprendo che il casale apparteneva ad una presunta strega, Bathsheba, la quale si era suicidata impiccandosi all'albero antistante la casa, professando il suo amore per Satana e maledicendo tutti coloro i quali avrebbero posseduto la sua proprietà. Trovano anche resoconti di numerosi omicidi e suicidi avvenuti negli anni in case costruite sul terreno appartenuto alla presunta strega. Dopo aver appreso ciò, Ed e Lorraine ritornano nel casale per raccogliere prove allo scopo di ottenere l'autorizzazione per un esoricismo, accompagnati da un assistente di nome Drew e uno scettico polizitto locale, Brad. Durante il primo giorno non sembra accadere niente di strano, ma l'indomani ricominciano a manifestarsi presenze demoniache. Durante la notte, in particolare, una delle figlie, Cindy, sonnambula entra nella camera della sorella, con la porta della stanza che si chiude bruscamente dietro di lei. Quando gli adulti entrano nella camera, Ed trova Cindy nascosta in un passaggio segreto dietro l'armadio. Subito dopo, Lorraine ispeziona tale passaggio, trovando la corda per impiccagione usata da Bathsheba, per poi cadere attraverso il pavimento nella cantina, nella quale ha delle visioni su di lei e su un altro spirito. Si tratta di una madre che Bathsheba aveva posseduto per uccidere il rispettivo figlio.
Successivamente, Ed e Lorraine riportano i fatti alla Chiesa, mentre la famiglia Perron si rifugia in un hotel. Intanto, anche la figlia dei Warren, Judy, viene attaccata da forze soprannaturali. Più tardi, Carolyn si ritrova posseduta e ritorna nella casa portando con se due delle sue figlie, Christine e April. Appena saputo quello che stava avvenendo, i Warren si affrettano a ritornare nel casale, dove trovano Carolyn che tenta di accoltellare Christine, mentre Drew e Roger cercano di trattenerla. Dopo che Carolyn viene immobilizzata, Ed decide di eseguire l'esorcismo da solo. Tuttavia la donna, ancora posseduta, si libera e prova ad uccidere April. Lorraine riesce però a fermarla, consentendo al marito di completare l'esorcismo. E QUI INIZIA IL FINIMONDO CON EFFETTI SPECIALI, TERRORE E URLA STRAZIANTI...

Un bel film... guardatelo e fate voi!
Il regista, che ha girato anche Saw, è capace di suscitare la giusta dose di paura... ;)

martedì 6 agosto 2013

1408 di Mikael Håfström





1408 è un film del 2007 diretto da Mikael Håfström, tratto dall'omonimo breve racconto di Stephen King incluso nella raccolta Tutto è fatidico. Nel cast sono presenti John Cusack, Samuel L. Jackson e Mary McCormack. Il film è uscito nelle sale italiane il 23 novembre 2007, e in quelle americane il 22 giugno, sebbene nei trailer presenti nel sito internet facciano riferimento al 13.

Trama (Wikipedia)

Mike Enslin da promettente scrittore di narrativa, dopo la tragica morte della figlia Katie è diventato uno scettico autore di saggi, specializzato nello smascherare le finzioni che si celano dietro i fenomeni delle "case stregate". Dopo aver terminato il suo ultimo libro, "Dieci notti in dieci case infestate", Mike riceve una cartolina anonima del Dolphin Hotel di New York, contenente il messaggio «non entrare nella 1408». Accogliendo l'invito come una sfida, Enslin si affretta a chiedere una prenotazione nella camera, ma l'hotel declina la sua richiesta. Grazie ad un cavillo legale di cui viene informato dal suo agente Sam Farrell, secondo cui, per legge, gli hotel non possono negare ad un cliente di prenotare una camera che risulti sfitta, Mike impone alla riluttante direzione del Dolphin di consentirgli l'accesso alla camera 1408.
Arrivato al lussuoso albergo Enslin viene ricevuto dal direttore, Gerald Olin, che cerca di dissuadere lo scrittore dall'iniziativa, avvertendolo che nessun ospite è mai riuscito a durare più di un'ora nella camera 1408 e che molti di quelli che vi erano entrati erano morti quasi subito, nei modi più tragici ed impensabili. Olin è disposto ad offrire a Enslin, in alternativa, un soggiorno gratuito nelle migliori suite dell'albergo, nonché l'accesso ai documenti riguardanti tutte le morti avvenute nella 1408 (in modo che lo scrittore possa comunque documentarsi per scrivere il suo libro) e anche una bottiglia di rarissimo cognac, purché l'autore rinunci al suo proposito. Enslin si fa consegnare i documenti e il cognac, ma insiste per avere accesso alla stanza, esasperando Olin. Il direttore cede alla richiesta dello scrittore, gli consegna la chiave della stanza, ma non rinuncia a metterlo per l'ultima volta in guardia sui pericoli mortali cui andrà incontro.
Una volta dentro la camera, Enslin attiva il suo registratore ed inizia a dettare il saggio, descrivendo nei dettagli l'appartamento. Di primo acchito tutto sembra normale, finché la radio si accende improvvisamente a pieno volume, e inizia la canzone "We've only just begun" dei The Carpenters. Da quel momento sul display dell'apparecchio parte un conto alla rovescia di 60 minuti, che coincide con la prima di una serie di sconvolgenti allucinazioni, che aumenteranno di "potenza", ogni minuto che passa e alla fine porteranno Mike Enslin a vivere la notte più terrificante della sua vita.
Nel corso degli inarrestabili episodi allucinatori di cui è vittima, l'uomo subisce incidenti dolorosi, vede alcune delle vittime precedenti della 1408 suicidarsi gettandosi dalla finestra ed assiste ad una serie di episodi inspiegabili. Ben presto il suo stato d'animo, già molto scosso, viene ulteriormente sconvolto dalle ricorrenti visioni della figlia, la cui morte per cancro, avvenuta alcuni anni prima, aveva anche determinato la fine del suo matrimonio.
I 60 minuti trascorrono, ma Mike non riesce a fuggire dalla camera. A nulla valgono i tentativi di passare all'esterno, lungo il cornicione, per entrare in qualche camera attigua, oppure di strisciare nei condotti dell'aerazione. In qualsiasi modo, l'uomo si ritrova sempre nella stanza maledetta, diventata una prigione infernale.
Alla fine l'uomo, ormai folle, usando la bottiglia di cognac lasciatagli da Olin, incendia la stanza nell'estremo tentativo di liberarsi da quell'incubo, ma viene salvato dai pompieri.
Quando si risveglia in ospedale, molti giorni dopo, Enslin trova accanto a sé la moglie e scopre che entrambi sono pronti a ricominciare il loro rapporto, lasciandosi poco alla volta alle spalle il traumatico pensiero della morte della figlia. Tempo dopo, mentre è ancora convalescente nel suo nuovo appartamento, Mike riascolta una parte del nastro che aveva registrato durante la sua drammatica permanenza nella stanza 1408. La moglie è accanto a lui quando dal registratore emergono frammenti del dialogo avuto con il fantasma della figlia. La voce della bambina che dichiara l'amore per il padre è la prova lampante di quello che Mike da tempo cercava durante le sue visite alle case infestate, e cioè la conferma che esiste un'esistenza anche dopo la morte. Ma soprattutto il nastro dimostra all'uomo che l'esperienza vissuta nella stanza 1408 non è stata, come lui ha creduto, una semplice allucinazione. Inoltre, dagli sguardi di Mike e della moglie si potrebbe quasi dire che la 1408 non è stata del tutto distrutta dato che il suo ricordo vive in quel nastro.




Racconto di King: 

1408

Mike Enslin è uno scrittore che pubblica lavori basati su posti infestati da fantasmi. Ha scritto tre best seller nella serie - "Dieci notti in dieci case infestate", "Dieci notti in dieci cimiteri infestati" e "Dieci notti in dieci castelli infestati". Arriva all'hotel Dolphin sulla Sessantaseiesima strada di New York durante la stesura del prossimo libro, "Dieci notti di dieci camere d'hotel infestate". Il cocciuto Enslin deve lottare con il direttore dell'hotel, Mr. Olin, per poter avere accesso alla famigerata camera 1408, visto che Mr. Olin ha molti dubbi riguardo al permettere a chiunque (soprattutto a gente scettica come Enslin) di utilizzarla. Enslin alla fine ne esce vincitore e viene accompagnato al piano da Mr. Olin stesso.
Secondo il volere di Olin, la stanza 1408 non è stata affittata per oltre venti anni. È ancora arredata con i vecchi mobili, in contrasto con lo stile moderno del resto dell'hotel visto che, come dice il proprietario, "sono sicuro che nessun dispositivo funzioni. Gli orologi digitali non si muovono, stessa cosa per calcolatrici o telefonini".
Durante lo spostamento dall'ufficio di Olin all'ascensore, Olin racconta la storia più recente della stanza - il perché è stata eliminata dalle stanze disponibili nell'albergo; perché usa solo gemelli o coppie di parenti stretti per pulire la stanza; ed elenca i numerosi morti nella stanza: 12 suicidi e 30 morti naturali nell'arco di 68 anni. Enslin è scioccato ma scettico, ed è determinato a continuare la ricerca.
I problemi iniziano prima ancora di aprire la stanza; crede che la porta sia storta verso sinistra. Controlla ancora ma ora sembra dritta; ricontrolla ed è di nuovo storta, ma a destra.
Appena entra esamina la stanza, dettando tutto al registratore portatile, i pensieri cominciano a diventare offuscati. Passaggi descrittivi della storia raccontano l'esperienza di Enslin, simile ad un'allucinazione (il menu della colazione cambia lingua e diventa l'immagine di un ragazzo mangiato da un lupo, immagine che appare e si trasforma sul muro, i piedi affondano nel tappeto come nel fango). Terrorizzato, Enslin tenta di uscire dalla stanza ma la porta non si apre. Prova a chiamare la reception ma sente una voce forte, gracchiante che inizia a contare "Nove! Dieci! Dieci! Abbiamo ucciso i tuoi amici! Ora sono morti tutti! Sei! Sei!"
Enslin guarda con orrore la stanza che sembra sciogliersi davanti a lui e sente una presenza arrivare. Guidato dall'istinto, dà fuoco alla sua maglietta con una scatola di cerini. In mezzo alle fiamme, esce dalla porta che ora è sbloccata. Per pura fortuna si salva mentre un altro ospite dell'hotel arriva a soccorrerlo; l'ospite spegne il fuoco e salva Enslin, nonostante continuerà a soffrire problemi di salute, paranoia ed incubi relativi alla sua esperienza nella 1408. Lascia la redditizia carriera (nonostante le proteste del suo agente) e si ritira in una casa sulla spiaggia, completamente isolato dalla società.



sabato 3 agosto 2013

Apri gli occhi di Alejandro Amenábar

 Presentato al Festival del cinema di Venezia, il film fu campione di incassi a Madrid.






Vanilla Sky di Cameron Crowe è il remake hollywoodiano di questo film, e Penélope Cruz vi interpreta lo stesso ruolo.


Quale versione preferite? Io di gran lunga "Amenabar"!!


             vs


 

 

 

 




Anche se il cielo di Vanilla Sky è ... <3 <3

 







lunedì 29 luglio 2013

Filmografia di David Cronenberg


Uno dei miei registi preferiti: 

Ecco i suoi principali lavori per il cinema, mi manca ancora tanto per completare il tutto, ma dopo tutto cosa farò quando avrò finito di vedere i suoi film?

Visti: 

La zona morta (The Dead Zone) (1983) VISTO TROPPO TEMPO FA' E NON RICORDO BENE (DA RIVEDERE)

La mosca (The Fly) (1986) CHE DIRE, E' DISGUSTOSO ALLA CRONENBERG! voto 8

M. Butterfly (1993) STUPENDE SCENOGRAFIE, RACCONTO CHE TIENE INCOLLATO ALLO SCHERMO. voto 9

eXistenZ (1999) CONFUSIONARIO, FINALE FRETTOLOSO MA AVEVO GRANDI ASPETTATIVE, QUINDI, voto 9

Spider (2002) UNO DEI MIEI PREFERITI, SCONVOLGENTE! voto 10

A History of Violence (2005) FILM TROPPO AMERICANIZZATO E VIOLENTO, MA BEN FATTO. voto 8,5

La promessa dell'assassino (Eastern Promises) (2007) II° FILM PREFERITO, NON SI PUO' SPIEGARE, DA VEDERE. voto 9,5

A Dangerous Method (2011) IL TEMA MI E' CARO, IL CAST STELLARE MA MANCA QUALCOSA... voto 7,5

Mi mancano:

Stereo (1969)

Crimes of the Future (1970)

Il demone sotto la pelle (Shivers) (1975)

Rabid sete di sangue (Rabid) (1977)

Veloci di mestiere (Fast Company) (1979)

Brood - La covata malefica (The Brood) (1979)

Scanners (1981)

Videodrome (1983)

Inseparabili (Dead Ringers) (1988)

Il pasto nudo (Naked Lunch) (1991)

Crash (1996)

Cosmopolis (2012)

eXistenZ di David Cronenberg


"Il libero arbitrio non si puo' dire che sia un fattore rilevante in questo nostro piccolo mondo... come nella vita reale, giusto quel tanto per renderla interessante"

Decisa  a vedere l'intera filmografia del grande regista Cronenberg, oggi vi parlo di un film del 1999, con protagonisti Jude Law e Jennifer J. Leigh.

Trama (Wikipedia)

Una grande società informatica, Antenna, lancia sul mercato un nuovo videogioco supertecnologico: eXistenZ. Il giorno della presentazione ufficiale un gruppo di persone viene scelto per testarlo, immergendosi nella realtà virtuale che il gioco ricrea in modo perfetto, ma un gruppo di resistenza armata, contrario alla vita di finzione che il gioco offre, infiltra un sicario con il compito di uccidere Allegra Geller, l'ideatrice del gioco. L'attentato fallisce, ma il pericolo rimane.
L'incolumità della donna viene affidata al giovane Ted Pikul, neo assunto al reparto marketing dell'Antenna, il quale dovrà aiutarla a sfuggire agli attentati e a ripristinare il gioco che è stato danneggiato durante l'attentato: e l'unico modo per saggiare l'integrità del gioco è... parteciparvi.
Nel concreto, ciò avviene collegando fisicamente il giocatore alla console di gioco (appunto detta "game pod metacarnale"), tramite una "bio-porta", ossia un'apertura praticata artificialmente alla base della spina dorsale, che consente la connessione col sistema nervoso.
Poiché Ted ne è sprovvisto, i due si recano da Gas, gestore di una stazione di servizio di campagna e grande fan della Geller e delle sue creazioni. L'uomo provvede a installare a Ted una Bio-porta, ma, al momento della connessione, essa si rivela difettosa e danneggia l'apparato di connessione del gioco; Gas confessa di esserne responsabile e tenta di uccidere Allegra per incassare l'ingente taglia messa sulla sua testa. Nonostante la parziale paralisi, dovuta all'operazione, Ted riesce a uccidere l'uomo con un installatore di bio-porte e fugge insieme alla donna.
In cerca di aiuto, Allegra porta Ted da Kiri Vinokur, amico di vecchia data e abile tecnico di game pod, che li ospita, provvede a riparare il pod di eXistenZ e sostituisce la bio-porta di Ted. A questo punto, i due si connettono al sistema come amici e iniziano a giocare nei panni di avatar pressoché identici a loro. Il primo scenario è un emporio di articoli di tecnologia ludica: qui Ted trova un modello di pod in miniatura, che entrambi ricevono dal proprietario, dopo il corretto scambio di battute richiesto dal gioco; i mini pod, inseriti direttamente nelle bio-porte, accendono nei due giocatori una sfrenata e reciproca passione, che culmina col termine e il cambio di scenario.
La scena si sposta in un vivaio di pesci mutanti, che fungono da materia prima per fabbricare game pod: Ted è addetto al sezionamento dei pesci e un collega, Yevgeny Nourish, gli consiglia di pranzare in un noto ristorante cinese e di chiedere il "piatto speciale". Trovata Allegra, qui nei panni di costruttrice di pod, i due si recano al ristorante e insistono col cameriere per avere lo "speciale": tuttavia, Ted inizia a sentirsi troppo scollegato dalla realtà e mette il gioco in pausa, ritrovandosi con la donna nella stanza del rifugio di Vinokur, proprio da dove erano entrati in gioco, ma con un senso di estraneità e di irrealtà simili al sogno; rassicurato da Allegra, Ted accetta di riprendere il gioco. Di nuovo al ristorante, il cameriere serve lo "speciale", una zuppa di rettili e anfibi mutanti. Nonostante il naturale ribrezzo, Ted viene colto da un appetito irrefrenabile (un impulso del suo personaggio) e divora buona parte del piatto; senza rendersene conto, il giovane assembla le ossa e gli scarti fino a costruire e armare una pistola identica a quella usata dal sicario nel primo attentato ai danni della Geller e, colto da un altro impulso, uccide il cameriere.
A questo punto si fa avanti il collega della fabbrica, qui nelle vesti di cuoco: ha organizzato lui quanto è appena successo e rivela ai due di appartenere ad una cellula di resistenza alla Cortical Systematics, società informatica che possiede sia la fabbrica di pod che il vivaio di mutanti: questi ultimi vengono usati dal gruppo di resistenza come componenti organiche di armi, in questo modo non rilevabili dai sistemi di sorveglianza comuni (la stessa cosa era successa durante il primo attentato alla Geller).
La trama va avanti con un buon numero di colpi di scena, ma il punto centrale è l'analogia tra realtà e gioco che, sempre meno, si riescono a distinguere.















domenica 28 luglio 2013

Serendipity di Peter Chelsom

Io Amo l'atmosfera natalizia di New York,la neve, i libri nei film e le storie impossibili e la serendipità (scoprire una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra).


Amo la faccia di John Kusach quando riceve questo libro!

Esiste davvero!   225 E 60th St  New York, NY 
                         

Trama

New York, periodo natalizio. In un'indaffarata giornata di shopping invernale, Jonathan Trager incontra Sara Thomas quando entrambi cercano di comprare lo stesso paio di guanti nel reparto accessori di Bloomingdale's. Lui vuole regalarli alla fidanzata, lei vuole tenerseli. I due, percependo una mutua attrazione, trascorrono le ore successive chiacchierando nella caffetteria Serendipity e pattinando sul ghiaccio a Central Park. Alla fine della serata, Jonathan le suggerisce di scambiarsi i numeri telefonici, ma Sara rifiuta, proponendo che sia il fato e il destino a guidare il loro futuro. Se loro sono destinati a stare insieme, gli dice, troveranno il modo di rientrare l'uno nella vita dell'altra. Entrambi scrivono il nome e numero su un oggetto: lui su una banconota da cinque dollari (che viene subito spesa), e lei su una copia de L'amore ai tempi del colera (che il giorno dopo andrà a rivendere). Se entrambi rientreranno in possesso di questi, vorrà dire che il destino li sta spingendo. Fanno anche un'ulteriore prova, prendendo entrambi un ascensore diverso al Waldorf Astoria e guardando se entrambi premono lo stesso numero di piano. Entrambi premono il 23, ma Jonathan ha un contrattempo e giunge troppo tardi a quel piano. Sara se n'è già andata, lasciandogli però un guanto. Ora entrambi ne hanno solo uno.
È passato qualche anno da allora (circa sei). Jonathan sta festeggiando i preparativi per il suo matrimonio con Halley, le rispettive famiglie, il miglior amico Dean e relativa fidanzata. Ogni volta che passa davanti ad un mercatino cerca sempre però quel libro, ed inizia a percepire coincidenze, strane coincidenze (come molte persone che incontra chiamate Sara) come dei segni del destino. Nel frattempo anche Sara è in procinto di sposarsi, con il musicista New Age Lars. Lui è molto preso dalla prossima tournée, e anche Sara, forse trascurata, inizia a sentire il fato spingerla a pensare a Jonathan.
Quest'ultimo ritrova uno scontrino nel guanto, e corre nel centro commerciale di allora, cercando di rintracciare la sua carta di credito. Aiutato da un cinico e strampalato commesso, e dal fidato Dean, rintraccia il vecchio palazzo dove abitava Sara, e alla fine l'agenzia immobiliare a cui Sara si era rivolta per cambiare casa. L'attività si è spostata, ma nonostante conosca il nuovo indirizzo per continuare la ricerca, Jonathan rinuncia, poiché si ritrova di fronte ad un negozio di abiti da sposa. Secondo lui è un segno del destino, che gli impone di fermarsi e tornare a pensare ad Halley. Jonathan continua ad avere però la testa altrove, e durante le prove per il matrimonio lei gli regala quel libro, quello che ha sempre cercato. Insieme a Dean corre a casa di Sara a San Francisco: lei non c'è, ma, vedendo dalla finestra la sorella fare l'amore con il fidanzato, la scambia per lei. Amareggiati e sconsolati tornano a New York.
Sara nel frattempo è nella Grande mela. Ha convinto Lars di dover ricaricare le batterie e, regalando un viaggio all'amica Eve, gira per la metropoli nel tentativo di trovarlo. Eve incontra casualmente la sua ex compagna di college Halley al Waldorf Astoria (albergo dove verrà celebrato il matrimonio con Jonathan e dove Sara pernotta con l'amica), le due vengono invitate al matrimonio al quale però solo Eve accetta. Sara, raggiunta da Lars amareggiato per averla trascurata, decide di troncare la relazione: tutti questi segni lanciati dal destino le hanno fatto capire di non essere più innamorata di lui tanto da sposarlo. Sara è pronta a tornare a casa, ma sull'aereo vede una persona maneggiare proprio la banconota con l'indirizzo di Jonathan. Rinuncia al volo e rintraccia il suo appartamento, ma scopre che lui non c'è, poiché è il futuro marito dell'amica di Eve. Corre disperata al matrimonio al Waldorf Astoria, ma la cerimonia è stata annullata.
Jonathan è steso sulla stessa pista di pattinaggio di tanti anni prima, fissa le stelle tenendo vicino il guanto. All'improvviso si vede lanciare l'altro, e si ritrova accanto Sara, arrivata lí per aver dimenticato la giacca su una panchina.
Dopo un anno festeggiano il loro anniversario brindando da Bloomingdale's nel reparto accessori tra guanti e sciarpe.


 "Jonathan Trager, noto produttore televisivo della ISPM, è deceduto ieri sera per le complicanze dall’aver perduto l’anima gemella. E la fidanzata. A soli 35 anni. Affabile, impegnato, Trager non aveva mai dato l’idea dell’inguaribile romantico ma, negli ultimi giorni di vita, ha rivelato un lato oscuro della propria psiche. La sua celata personalità, quasi hunghiana, è emersa durante un inseguimento degno di Agatha Christie alla ricerca dell’anima gemella, una donna con la quale aveva trascorso solo poche, preziosissime ore. Purtroppo la sua prolungata ricerca si è conclusa sabato sera, con un fallimento totale. Seppur sconfitto, il coraggioso Trager è rimasto aggrappato alla convinzione che la vita non sia una mera sequela di insignificanti incidenti o coincidenze, ma piuttosto una trama di eventi culminanti in un piano squisito e sublime. Interpellato sulla scomparsa del caro amico, Dean Kansky, premio Pulitzer e capo redattore del New York Times, descrive Jonathan come un uomo molto cambiato, negli ultimi giorni. Tutto gli era più chiaro, dice Kansky. La conclusione di Jonathan era che se vogliamo vivere in armonia con l’universo, dobbiamo possedere una fede incrollabile in quello che gli antichi chiamavano fato, equivalente dell’odierno destino."

Racconti del terrore di Edgar Allan Poe


Il libro che sto leggendo sotto l'ombrellone è una raccolta di racconti (1845) dello scrittore del genere "horror" Edgar A. Poe. Non è per nulla il mio genere, ma non potevo più non conoscere questo libro.

Ho letto, per ora, "Il gatto nero", "Il cuore rivelatore" e "Il pozzo e il pendolo". Tra questi il primo mi ha sconvolto perchè è stato il primo racconto letto, poi, facendoci l'abitudine, ho trovato usuale il secondo nominato mentre l'ultimo racconto è quello che mi ha trasmesso angoscia e caustrofobia. Sono racconti raccapriccianti!

Trama (spoiler) de "Il gatto nero"

Il narratore, condannato a morte, decide di raccontare la sua storia, dichiarando subito che non verrà creduto da nessuno ma che deve togliersi il peso che si porta sulla coscienza.
Racconta di essere stato un uomo per bene, di aver avuto una grande passione per gli animali. L'uomo riferisce che sua moglie non perdeva occasione di procurarsene molti: avevano uccelli, pesci rossi, un bellissimo cane, conigli, una scimmietta e un gatto. Quest'ultimo, di nome Plutone, era un animale forte e bello, completamente nero ed era il preferito del narratore. La loro amicizia durò molti anni, nonostante il peggioramento del carattere del padrone che cominciava a picchiare sua moglie e a maltrattare gli animali, mantenendo però un certo riguardo per il gatto. Una sera, dopo essere tornato a casa ubriaco fradicio, l'uomo notò che il gatto evitava la sua presenza, così lo afferrò e la bestia impaurita lo morse lievemente: subito un demone si impadronì di lui. Estrasse la lama di un temperino nel taschino del panciotto e cavò un occhio alla bestia. Nei giorni successivi, il gatto lentamente guarì e fuggiva ogni volta che il padrone si avvicinava. Inizialmente quest'ultimo fu afflitto da quel rifiuto da parte di Plutone, ma presto subentrò l'irritazione e la perversità, che lo spinse a continuare l'offesa che gli aveva inflitto. Una mattina lo impiccò a un ramo, con gli occhi colmi di lacrime; quella notte si svegliò mentre tutta la casa era in fiamme, riuscì a stento a sfuggire all'incendio con la moglie e un domestico. Si abbandonò alla disperazione. Tutta l'abitazione era crollata, a parte un muro divisorio poco spesso dove poggiava la testata del suo letto. Una folla si accalcò attorno a quel resto, incuriosito si avvicinò e notò la figura di un gigantesco gatto con una corda al collo in bassorilievo. Per mesi e mesi non riuscì a liberarsi del fantasma del felino, giunse persino a cercare un altro animale della stessa razza per sostituirlo. Anche il secondo gatto attirò in breve l'odio del padrone (soprattutto quando quest' ultimo si accorse che all' animale mancava un occhio), il quale, nella discesa in un abisso di follia, tentò di uccidere l'animale, venendo però fermato dalla moglie. L' uomo, furioso, la uccise. Volendo nascondere l'omicidio, l'uomo murò il cadavere della consorte in cantina. Dopo qualche giorno, dei poliziotti perquisirono la casa della donna scomparsa; il marito, nonostante non trovasse più il gatto, si sentiva piuttosto tranquillo, tanto da permettere loro di perquisire la casa e persino la cantina. Arrivati qui i poliziotti la ispezionarono, ma non trovarono nulla. Nel momento in cui gli agenti stavano per andarsene, il protagonista, sollevato, disse loro che quella dove lui viveva era "proprio una casa ben costruita". Dicendo ciò, diede dei colpi con un bastone sul muro dove aveva nascosto la sua sposa. Subito si sentì un lamento proveniente dal muro. I poliziotti allora abbatterono la parete e scoprirono la verità. A emettere il gemito era stato il gatto, che il protagonista aveva murato vivo. Di qui ne conseguirà l' arresto dell'uomo per il ritrovamento del cadavere.

Trama (spoiler) De "Il pozzo e il pendolo"

La storia narra delle torture subite da un prigioniero dell'Inquisizione spagnola. Il narratore della storia è ritenuto responsabile di crimini non specificati e rinchiuso in una cella completamente buia. Nel tentativo di determinare le dimensioni della stanza e data la profonda quanto opprimente oscurità della stessa inciampa e cade riconoscendo di essere scampato ad una fine terribile, ovvero la caduta all'interno di un pozzo, collocato al centro della cella, dalla capacità sconosciuta. Perde nuovamente conoscenza risvegliandosi legato in posizione supina, completamente immobilizzato dai piedi sino alla testa. Dopo molto tempo si rende conto che una grande lama tagliente a forma di pendolo è sospesa sopra di lui: il suo movimento sempre più rapido e inesorabile è tale da fargli presagire che presto sarà prossima a squarciargli il petto. Anche questa volta riesce a liberarsi, intingendo i legami che lo bloccano con della carne; dei topi affamati rosicchiano le corde che si spezzano un attimo prima che il pendolo gli trapassi il cuore. Ma i muri della prigione divengono incandescenti e cominciano a muoversi e a diventare a forma di rombo al fine di portarlo presso il pozzo situato al centro della struttura. Tuttavia la storia finisce con la salvezza del protagonista da parte dei francesi; il generale Lasalle, infatti, riesce a prendere il prigioniero un attimo prima che quest'ultimo cada nel pozzo.

Trama de "Il cuore rivelatore"

Il racconto è la confessione dell'omicidio di un vecchio avvocato. L'anonimo protagonista puntualizza immediatamente di essere sano di mente anche se un po' nervoso; durante tutto il racconto vorrà dimostrare la sua lucidità nel premeditare e compiere il crimine. Amava il vecchio ma non sopportava il suo occhio chiaro da avvoltoio, quell'occhio sempre incombente, vitreo, lo innervosiva, lo faceva letteralmente diventare matto. Per sette notti a mezzanotte era entrato cautamente nella camera del vecchio, ma questi dormiva e quindi non si vedeva il suo occhio malvagio, non era quindi riuscito ad ucciderlo. Tuttavia, l'ottava notte il vecchio si svegliò. Per un'ora intera l'assassino non si mosse, poteva sentire l'affanno e la tensione del vecchio che si trasformavano in paura mentre il suo battito aumentava. Un raggio di luce illuminò quell'occhio malvagio, il battito sempre più forte e ossessivo e la paura di essere scoperto lo portò a uccidere il vecchio rovesciandogli il letto addosso. Si rallegrava poiché quell'occhio non lo avrebbe più turbato. Per occultare il cadavere lo smembrò e lo nascose sotto le tavole del pavimento. Aveva finito tutto alle quattro e mezza del mattino. A quell'ora però erano arrivati tre poliziotti che erano stati chiamati da qualcuno che aveva sentito un grido. Ma l'assassino, sicuro di non poter essere scoperto, raccontò che aveva gridato lui in sogno e che il vecchio era in viaggio. I poliziotti convinti dalle sue parole stavano chiacchierando fra di loro. Egli cominciò a sentire un battito sempre più distinto. I poliziotti sembravano indifferenti a quel rumore, tanto che quell'indifferenza gli parve un atteggiamento ingannatore e beffardo. In preda alle allucinazioni e alla paura di essere scoperto svelò loro il crimine e la posizione del cadavere.
Edgar Allan Poe