giovedì 8 maggio 2014

Gomorra - La serie di Stefano Sollima


E' iniziata, su Sky atlantic, la nuova serie tv italiana.
Girato in Italia, Prima trasmissione italiana Martedì 6 Maggio 2014 sul canale Sky Atlantic.

Diretto da Stefano Sollima, Francesca Comencini, Claudio Cupellini, sceneggiatura di Stefano Bises, Leonardo Fasoli, Ludovica Rampoldi, Filippo Gravino, Maddalena Ravagli. Nel cast anche: Marco D'Amore, Fortunato Cerlino, Maria Pia Calzone, Salvatore Esposito, Marco Palvetti

Stupenda, guardatela perchè è fatta molto bene ed ha una buona fotografia. Ottima direi. Attori magnifici e storia avvincente..

Trama Gomorra - La Serie
Il clan dei Savastano è una delle organizzazioni più potenti e influenti di tutto il Napoletano. A capo del clan c'è Pietro, un boss vecchio stampo, temuto e rispettato da tutti. Al suo fianco, il braccio destro Ciro Di Marzio, detto Ailandèr, di cui Pietro si fida ciecamente. Pietro ha un erede designato, suo figlio Genny, un ragazzo di vent'anni che si porta addosso centoventi chili e il peso di una vita che non ha scelto. Genny sa di non essere all'altezza del padre, ma sa anche che, quando Pietro deciderà di ritirarsi dagli affari, toccherà proprio a lui guidare l'impero dei Savastano, un impero fatto di ogni genere di affari illeciti, dallo spaccio, agli appalti truccati, al business dei rifiuti. Ma un clan rivale insidia il predominio dei Savastano, quello guidato da Salvatore Conte, pronto a tutto pur di strappare il controllo del territorio al boss. All'indomani di una serie di sanguinosi scontri tra le due organizzazioni criminali, Pietro sembra avere la meglio, ma le forze della legalità lo portano dritto in carcere. Per i Savastano si apre una nuova era: Pietro finisce nel strette maglie del 41 bis, grazie all'intervento di un direttore di carcere che non si piega alle logiche della corruzione. Sarà Imma, la moglie di Pietro, a prendere inizialmente le redini del clan e a gestire gli affari di famiglia, dopo aver neutralizzato Ciro - che vorrebbe approfittare del vuoto di potere per la scalata che sogna da tempo - e suo stesso figlio Genny, considerato ancora inadeguato per l'incarico. Dopo un lungo periodo in Honduras, però, Genny si è fatto le ossa e, tornato a Napoli, è pronto per prendere il comando. E mentre uno dei suoi giovanissimi soldati vive una storia di redenzione e tradisce il sistema, un alleato di sempre trama nell'ombra per scalzarlo, e per farlo riaccende la guerra con il clan Conte. La guerra per conquistare i vertici del Sistema è appena cominciata… 

PROSSIMI PASSAGGI IN TV SU SKY:
• Sabato 10 Maggio ore 21:10 su Sky Atlantic
• Domenica 11 Maggio ore 13:00 su Sky Atlantic


La serie evento deriva da un'idea di Roberto Saviano. Uno straordinario affresco sul mondo del crimine, con la supervisione artistica di Stefano Sollima. L'impero di Pietro Savastano, potente boss del Napoletano, è minacciato dal clan rivale di Salvatore Conte.



mercoledì 7 maggio 2014

La luce dell'est di Lucio Battisti


Oggi sto ascoltando a ripetizione questa canzone di Battisti, tratta dall'album "il mio canto libero"

Poesia pura

...

La luce dell'est è un brano musicale scritto nel 1972 da Mogol e Lucio Battisti. È stato pubblicato nel novembre di quell'anno come prima traccia dell'album Il mio canto libero.
Il testo è formato da cinque parti intercalate, di cui tre si svolgono nel presente e due riguardano un lontano struggente ricordo. Un uomo passeggiando in compagnia in un bosco, ripensa ad una donna slava conosciuta durante un viaggio nell'Europa orientale (si vedano i riferimenti linguistici). Con lei ha vissuto un sentimento intenso e ingenuo ma tutto si è interrotto bruscamente con la partenza di lui; l'episodio meno chiaro è proprio la sua fuga, che tuttavia appare inevitabile (si potrebbe pensare ad un ragazzo non autonomo, in viaggio con i familiari o con compagni, che deve rientrare con loro). Il passaggio tra i brani riguardanti i ricordi e quelli riferiti al presente è scandito da un rumore (prima un ramo calpestato, poi un colpo di fucile) che lo distrae dai ricordi e lo riporta a pensare alla sua attuale compagna che gli è accanto e che lo investe di un sentimento non meno forte della dolcezza del ricordo. Molto diffusa, come è possibile verificare anche in rete, l'interpretazione erronea del testo che, non distinguendo i ricordi dalle parole riguardanti il presente, giunge perfino a attribuire il colpo di fucile da caccia del presente, che riporta alla realtà il protagonista assorto nei pensieri, ad una pretesa uccisione della donna che, nell'immagine forse più forte dell'intero testo, non riusciva a frenare l'impeto di inseguire a piedi l'auto con cui lui se ne andava o veniva "portato via".
fonte Wikipedia

martedì 6 maggio 2014

L'ipnotista di Lasse Hallström

Delusa da questo film.
La sceneggiatura e le ambientazioni svedesi aiutano molto ma la trama è svelata dopo pochi minuti, gli attori sono sciapi (a eccezione della madre del bambino rapito). Abbastanza lungo e a tratti noioso.

Trama
L'ispettore Joona Linna è impegnato in un caso che vede sterminata una famiglia di Stoccolma, dove l'unico testimone e superstite per miracolo è l'adolescente Josef. Data l'impossibilità di interrogarlo per via delle sue condizioni critiche, per cercare di risolvere il caso l'ispettore si rivolge a Erik Bark, un uomo capace di entrare nella psiche delle persone e scavare nei ricordi tramite ipnosi. Ciò metterà in serio pericolo anche la famiglia e la vita dello stesso ipnotista. Joona Linna è un poliziotto che, dotato di notevoli capacita investigative, non riesce però a coniugare la sua professione con una vita “normale”: è lui che risponde sempre agli appelli della centrale di polizia anche durante le festività, denotando, come osserva un suo collega, la estrema semplicità della sua vita privata caratterizzata dalla totale solitudine. Erik Maria Bark, l' ipnotista, invece, è all'opposto: una carriera medica messa in crisi dalle accuse di pedofilia rivolte ad un paziente durante una sperimentazione “ipnotica” e che non è riuscito a dimostrare, una bella moglie, pittrice di professione, ossessionata dall'aver scoperto di essere stata tradita dal marito, un figlio emofiliaco disturbato dai continui litigi dei genitori, ebbene tutto questo hanno portato Erik ad una sorta di terapia dell'isolamento che esercita attraverso assunzione di psicofarmaci.




L'amica geniale di Elena Ferrante


Il mio primo e-book acquistato, dopo quello per sbaglio comprato senza volerlo... 
Che dire, appassionante, storico, coinvolgente
Non vedo l'ora di leggere il secondo volume..e il terzo.

Trama
L'amica geniale comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L'autrice scava intanto nella natura complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l'andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l'autrice ci ha abituati... Non vogliamo dirvi altro per non guastare il piacere della lettura. Torniamo invece all'inizio. Dicevamo che L'amica geniale appartiene a quel genere di libro che si vorrebbe non finisse mai. E infatti non finisce. O, per dire meglio, porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell'infanzia e dell'adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto. Altri romanzi arriveranno nel giro di pochi mesi, per raccontarci la giovinezza, la maturità, la vecchiaia incipiente delle due amiche.

NOTA SULL'AUTORE
Elena Ferrante è autrice di un romanzo di grande successo, L’amore molesto, da cui Mario Martone ha tratto il film omonimo. Dal romanzo successivo, I giorni dell’abbandono, è stata realizzata la pellicola di Roberto Faenza. Nel volume La frantumaglia racconta la sua esperienza di scrittrice. Nel 2006 le Edizioni E/O hanno pubblicato La figlia oscura e nel 2007 La spiaggia di notte.


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